Roma 24 marzo 2021

A cura del dott. Marco Salerno

 

L’individuo affetto da narcisismo patologico, nelle sue varie declinazioni, manifesta nelle relazioni gli aspetti più salienti della sua patologia con svalutazione, esagerata idealizzazione per l’altro, un amore o una preoccupazione prevalente per se stesso a cui si aggiunge il bisogno di essere ammirati e un profondo timore degli altri.  Mc Williams (1994) sostiene che  la necessità degli altri e profonda ma la capacità di amare è superficiale; i narcisisti usano altri individui in funzione  del mantenimento della propria autostima e del proprio equilibrio emotivo. Altri autori (Kernberg) evidenziano come i tratti di rabbia profondi e la totale mancanza di empatia, connotano la personalità narcisistica. Nelle relazioni di coppia il narcisista si protegge dai sentimenti di invidia nei confronti degli altri attraverso l’utilizzo di meccanismi di difesa quali idealizzazione e svalutazione che permettono di mantenere la propria autostima stabilmente elevata oppure il modo in cui il narcisista può sfruttare gli individui con cui entra in contatto per trarre vantaggi per se stesso o per tenerli a distanza nel timore che emergano le proprie debolezze.

La personalità narcisistica che si riflette nella relazione di coppia si fonda su un sé narcisistico lesionato, incompleto, attraversato da invidia e rabbia. Ogni narcisista mette in atto meccanismi protettivi per difendersi dalle profonde emozioni sgradevoli che emergono nella relazione. Il narcisista a volte può affrontare queste emozioni negative, idealizzando un’altra persona e viverla come un individuo che ha la funzione di colmare le sue carenze e, allo stesso tempo,è pronto a svalutarlo e ad abbandonarlo qualora emerga nel suo comportamento qualche imperfezione. Il partner del narcisista è visto come portatore di una immagine di sé svalutata per cui viene allontanato o disprezzato.

Uno dei meccanismi sani che consentono di interpretare le azioni proprie ed altrui basate su desideri personali, bisogni ed emozioni è la mentalizzazione. Il narcisista grandioso mostra una scarsa capacità di mentalizzazione, comportandosi come se gli altri non possedessero stati mentali propri e questo non gli permette di comprendere quale impatto il proprio comportamento possa produrre. I narcisisti sembrano portati a distorcere o ad eludere ogni risposta  che viene considerata una minaccia alla propria autostima. Anche il narcisista vulnerabile non possiede buone capacità di mentalizzazione poiché si concentra sullo studio della realtà e del comportamento altrui in relazione a se stesso. Piuttosto che interessarsi al mondo interno delle persone che lo circondano va a caccia di segnali che mostrino disapprovazione nei suoi confronti dai quali rifugge in diversi modi, per esempio modificando il suo comportamento in base alle aspettative altrui per guadagnare l’approvazione sociale (Gabbard 2014). Il narcisista grandioso sceglie in base a caratteristiche superficiali: plausibilmente cerca una persona che non lo metta in ombra e lo ammiri ma che allo stesso tempo possa dargli lustro ed essere socialmente invidiabile. Il narcisista fragile per timore che venga scoperto e per la costante sensazione di non sentirsi all’altezza,  può scegliere un partner che ritiene inferiore al fine di esercitare un controllo sulle minacce potenziali alla propria sensazione di vulnerabilità. Inoltre, il narcisista fragile nel paragonarsi al partner non si sentirà mai in difetto e segretamente potrebbe nutrire fantasie nelle quali e’ impegnato a salvare con il suo amore qualcuno che abbia capacità inferiori alle proprie (Cooper 1998). Una conseguenza ulteriore nello stabilire una relazione percepita come inferiore potrebbe essere quella di portare avanti una battaglia volta a promuovere nel partner un cambiamento per rispondere comunque anche alle sue nascoste esigenze perfezionistiche. E’ centrale l’idea che il partner è  fondamentale nel mantenere la personalità del narcisista in una dimensione poco permeabile al riparo da ogni emozione di inferiorità per cui  il partner si sente quasi sempre non visto. Nel caso in cui la percezione del narcisista è di sentirsi vulnerabile, il partner avvertirà di essere tenuto a distanza  per non incrinare l’equilibrio della coppia mentre nel versante grandioso il partner si sente un trofeo da esibire o parte di un pubblico che ammira.

Secondo Akhar (1994) le aree deficitarie del narcisista nelle relazioni possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:

  1. Incapacità di innamorarsi
  2. Incapacità di sentirsi amati
  3. Incapacità di restare innamorati
  4. Innamorarsi ripetutamente della persona sbagliata
  5. Incapacità di elaborare la conclusione delle relazioni

Alla base di queste incapacità vi e’ paura della dipendenza dall’altro, di riconoscere un ruolo importante all’altro, di investire in una relazione progettuale e di accettare la finitezza delle relazioni umane.

Il narcisista si aspetta che il partner diventi come lui/lei lo desidera, né superiore né inferiore al narcisista al fine di tenere a bada i suoi sentimenti di invidia e svalutazione. Egli imposta la relazione nei termini di una dinamica di sudditanza e di subordinazione, pretendendo dal partner che lo rispecchi nella sua grandiosità e che si assuma tutte le responsabilità dei problemi della relazione, attribuiti costantemente alle mancanze del partner stesso. Oppure può scegliere un partner in base alle sue caratteristiche desiderabili che gli attribuisce personalmente, come persone che mostrano integrità e energia, aspetti che il narcisista teme di non avere (Hirigoyen 2000). Una volta conquistato il partner prescelto, il narcisista tende a risucchiarne delle parti e ad impadronirsene, usando il narcisismo sano dell’altro per mantenere integra la propria identità; non è raro che scalfisca l’autostima del partner attraverso le sue svalutazioni. La mancanza di assunzione di responsabilità e’ un altro tratto distintivo del narcisista poiché attribuisce all’altro tutte le colpe per le incomprensioni, i fallimenti o le difficoltà. Questo tipo di atteggiamento a lungo andare può indurre negli altri allontanamenti e rifiuti, il che da un lato rassicura il narcisista sul fatto che le persone siano inaffidabili e rifiutanti e dall’altro impedisce che una relazione possa attivare un processo di cambiamento.

Queste modalità sono riscontrabili anche nella comunicazione del narcisista: evita le questioni spinose, nega i rimproveri, svia i conflitti, reagisce con rabbia attraverso l’aggressione verbale e talvolta fisica. Questi comportamenti negano al partner il diritto di esprimersi e la sua stessa esistenza. Dietro a queste modalità comunicative si nasconde il tentativo di far sentire l’altro non in grado di capire, affermando la propria superiorità.

 

Bibliografia:

Kerneberg Otto, Odio Rabbia, violenza e Narcisismo, Astrolabio